| Anche io sono lontano da Roma,( abito in Sardegna ),ma sono dal novembre 1988 che varco i cancelli LANCIO,ed ogni volta è sempre un'emozione,come se fosse sempre la prima volta...
Come si realizza un fotoromanzo? Beh,provo a descrivertelo un pò,ma vederlo dal vero è tutta un'altra cosa. Spero di esserti utile,e di toglierti un pò di curiosità...
Ci sono dei registi ( in questo caso,ORNELLA PACELLI e PAOLO DI PALMA ),e un fotografo ( DAVIDE BERTACCHINI ),i cui compiti sono molteplici: si mettono all'opera con una settimana di anticipo,rispetto agli attori ( con in quali,intanto,mantengono i contatti per assegnare i ruoli ), non appena viene loro consegnata la sceneggiatura. Scelgono gli ambienti,gli arredamenti degli interni,stabiliscono quali abiti debbono indossare gli interpreti. Di solito il lunedì è il giorno fatidico per cominciare a girare....Sceneggiatura alla mano,il regista dispone gli attori,legge loro la battuta,suggerisce posizioni o espressioni del volto. Rientra nei suoi compiti,poi,giudicare riuscita una determinata scena e dare disposizioni affinchè si allestisca l'ambiente per quella successiva. Terminata la lavorazione,segue bla fase del montaggio: il regista,sceglie le foto migliori,tra tutte quelle scattate ( sono tante )e,finalmente,la storia che in seguito noi leggiamo prende forma,immagine dopo immagine....Ho descritto un meccanismo che,a prima vistra potrebbe sembrare troppo serioso e palloso,ma posso assicurare che le troupe che realizzano i fotoromanzi LANCIO,sono aaffiatatissime e capitano spesso episodi divertentissimi. Poi quando andiamo noi fans alla LANCIO,rivoluzioniamo tutto: scherziamo con tutti gli attori e ragazzi della troupe,e ci intrateniamo spesso col GRANDE CAPO e la gentilissima LUISA...Però ripeto: scritto csì è una cosa,ESSERCI è un'altra. Colgo l'occasione per ringraziare tutta la troupe LANCIO,IL DIRETTORE,LUISA,MARINA e la meravigliosa ORNELLA PACELLI
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